di Beniamino Buonocore
Che internet entra ogni giorno prepotentemente nella nostra vita e nelle nostre attività, lo sappiamo tutti, e che lo fa in svariati modi è anche questa un’ovvia realtà.
Questo fenomeno ha aperto un canale di comunicazione a doppio senso: fra aziende e consumatori, fra chi domanda e chi risponde, ovvero, da una parte chi ha contenuti da offrire, dall’altra chi cerca contenuti da consultare.
Quello su cui bisogna porre attenzione è di non valutare e considerare i vari elementi del web come un solo strumento o con la stessa logica.
Le due grandi fortezze del web, sono i Motori di Ricerca e i Social Network. Cerchiamo di ragionare sulle caratteristiche e le potenzialità di ognuno dei due.
I Motori di Ricerca, nati inizialmente come una “porta” sulla rete, assolvono principalmente ad un compito: Dare una risposta ad una precisa domanda. Più precisa sarà la domanda, più precisa dovrà essere la risposta.
I Social Network, evoluzione (a mio giudizio) del concetto di Forum, e motore del concetto di web2.0, creano aggregazione su una comunione di interessi e di desideri.
Fissati questi due elementi, abbiamo bisogno di considerane però un terzo: L’utente. Questo infatti è sempre lo stesso sia nel momento in cui usa un Motore di Ricerca sia nel momento in cui usa un Social Network, dunque quello che cambia è il suo “comportamento” rispetto alla rete, e quindi la sua risposta in termini di comunicazione data o ricevuta.
Questo in termini di comunicazione crea due scenari distinti, uno (nel Motore di Ricerca) che vede l’utente ricercatore di informazioni, a vario titolo, fra l’approfondimento, il confronto, la convenienza, l’utilità, di un prodotto o di un servizio da acquistare ora o nel futuro.
L’altro (il Social Network) di un utente che non domanda, ma che reagisce ad temi affini alla “tribù” in cui si è inserito, ovvero a temi che non gli appartengono in prima persona, ma che trovano motivi o significato nel gruppo, di cui lui è partecipe, ma di cui (ora) non ne sente una desiderio personale.
L’utente, si scopre, ha un diverso modo di ascoltare a seconda del contesto in cui si è inserito, anche rimanendo un soggetto singolo con le sue caratteristiche e i suoi desideri.
Proviamo a fare degli esempi pratici:
Il turismo: se voglio lanciare una regione (ad esempio la maremma toscana) utilizzerò il Social Network, ma se voglio lanciare un centro benessere (sempre nella maremma toscana) preferirò il Motore di Ricerca.
La gastronomia: se voglio comunicare il Marchio Prosciutto di Parma, utilizzerò il Social Network, ma se voglio proporre un locale tipico dove servono prosciutto di Parma preferirò il Motore di Ricerca.
Automobili: Il nuovo modello di City Car, magari a gas, la presenterò sul Social Network, ma dove comprare la City Car, è un informazione che proporrò attraverso il Motore di Ricerca.
Naturalmente sono tre esempi portati all’estremo, ne gli stessi esempi sono immuni da critiche in termini strategici, ma il punto è che sia i Motori di Ricerca sia i Social Network, hanno in se una gran forza comunicativa nella misura in cui assecondano la capacità di ascoltare un messaggio pubblicitario da parte dell’utente.
Non posso aspettarmi che una campagna impostata come la imposteremmo su Google (Motore di ricerca), possa avere successo in termini di conversioni si Facebook (Social Network), e questo per il fatto che l’utente Facebook in quel momento non sa chiedendo nulla a Facebook e quindi non si aspetta risposte, ma questo non vuol dire che Facebook non serva.
Allo stesso modo, non mi aspetto conversioni su Google su una campagna impostata per pubblicizzare qualcosa che non è richiesto in quel momento.
Ma di questo avremo modo di parlarne ancora.
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