di Beniamino Buonocore
Il bello della rete è che trovi di tutto su tutto. Oggi leggevo un po di blog e sono incappato in questo post.
Mi sono chiesto cosa fosse per me il web 2.0, e già nel commento al post ho detto che non ci vedo nessuna rivoluzione, ma credo sia solo una normale evoluzione, anche meglio adeguamento della tecnologia e delle cose che ci offre, alla nostra struttura sociale.
L'essere umano ama e ambisce all'agregazione. Se penso alla storia del web, e alla sua (in fondo) brevissima vita, ho la sensazione che inevitabilmente si stia adeguando alla struttura sociale dell'essere umano.
Lo sforzo, la sfida che le attività di marketing hanno dovuto da sempre superare, è l'individuazione dei "gruppi" di persone (chiamati consumatori, fruitori, utenti, ecc ecc), che condividessero un interesse per un "valore": marca, prodotto, servizo.
Negli anni 70, i gruppi erano stratificati in base ad elementi sociodemografici, successivamente, dagli anni 80' si è cominciato a comprendere che pur appartenendo a categorie sociodemografiche identiche, due soggetti potevano avere gusti e desideri diversi. Fino ad oggi, dove l'aggregazione è divenuta per gruppi di interessi manifestati e condivisi. Ma il tema principe è rimasto la ricerca di gruppi (tribù) aggregati sotto un comune desiderio da soddisfare.
Il web 2.0 non è artefice di nulla, è solo la ennesima conferma, l'ennesima manifestazione di questa struttura sociale.
Non credo sia una rivoluzione, forse lo sembra perchè corre a passi veloci. Credo che sia una opportunità, tecnologicamente forte, per generare aggregazioni più forti e tribù più vaste. Per la gioia del marketing.
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