di Beniamino Buonocore
Stamattina, su TAGLIABLOG, è stato pubblicato un articolo molto interessante: viene introdotto CSPR, ovvero:
C _ Contenuto
S _ Semplicità di accesso
P _ Presentazione
R _ Reperibilità
Lascio da parte il confronto che l'articolo con la teoria delle 4P, perchè li giudico due contesti diversi e trovo in qualche modo forzato il rapporto.
Ma l'argomento di questo post è un altro: trovo assolutamente interessante la scelta di creare ordine e soprattutto un percorso di lavoro per chi realizza un sito web. Ed è interessante l'uso del CSPR. Tuttavia, lasciato cosi, il sistema rischia di essere una trappola.
Vediamoli uno ad uno e riflettiamoci su:
Contenuto: Vero! Ma quale, e con quale gerarchia. Ogni sito nasce con un obiettivo, vendere un prodotto, presentare un professionista, fino al punto di parlare di politica.
Dunque prima di contenuto mi dovrei occupare di INDAGARE, ovvero capire quale forma deve assumere il mio contenuto, capirne il lessico, la semantica.
Semplicità di accesso: Vero! Ma il dibattito sull'usabilità di un sito web è ancora lontano da essere concluso. Ci sono due teorie che racchiudono tutta una serie di riflessioni. La prima concepisce il percorso di un utilizzatore di un sito in tre momenti: nel primo gli vegono fornite una grossa quantità di informazioni su cui scegliere. Una volta che ha scelto, viene introdotto nel secondo passaggio dove le possibilità di scelta sono portate al minimo, con lo scopo di non generare "ripensamenti" dopo la prima scelta. Fatta anche la seconda scelta, si è introdotti al terzo momento dove si ritorna a proporre una varietà di scelte, ma concentrate su un singolo argomento nato dalla secondo passaggio.
Questo schema è molto vicino alle nozioni di tecnica di vendita, dove il primo passaggio e la famosa domanda aperta, e la ricerca delle informazioni.
La seconda teoria, è l'esatto contrario, ovvero ritiene di incanalare l'utente verso un percorso con poche varianti, successivamente, nel secondo passaggio, moltiplicare le scelte, coerentemente con quanto ricavato dalla prima scelta, e nel terzo passaggio limitare le scelte, andando verso la relaizzazione dell'obiettivo che il sito si prefige.
Ed è un percorso molto più vicino alle dinamiche dei motori di ricerca.
Presentazione: Vero! L'impatto grafico acquista (e meno male) finalmente e sempre di più una sua importanza. E vanno considerati tutti gli aspetti della grafica: i font, che devono essere scelti rispetto al fatto che devono essere letti su un monitor, quindi senza troppe grazie (ti times per intenderci), o meglio, senza nessuna grazia. La grandezza del carattere rispetto all'interlinea, in quanto la lettura non è data dalla grandezza di un carattere, ma dal rapporto che c'è fra la grandezza del carattere e la distanza che c'è fra la riga sopra e la riga sotto (la famosa interlinea).
La scelta dei colori fra quelli che producono fiducia, aggressivita, o la scelta dei colori di fondo, ricordandosi che il massimo della lettura lo si ottiene scrivendo su fondo bianco.
Reperibilità: Vero! Motori di ricerca, Social Network, CRM, off-line. Essere primi su google è anche importante. Ma è la soluzione? Non del tutto. C'è una regola importante che sintetizzo con un esempio: più grande è il mercato maggiore è la concorrenza da combattere. E' importante non sottovalutare la reperibilità del nostro sito, ma più importante è valutare perchè veniamo cercati e se siamo capaci di dare risposte e informazioni utili. Senza è tutto inutile.
Il CSPR è sicuramente un interessante mezzo, che raggiunge ancora di più il successo se diventa stimolo di domanda.
Ciao, il post che è stato citato presente sul tagliablog è un mio articolo ospitato.
RispondiEliminaMi piace molto come hai interetato e analizzato il CSPR.
Se vuoi saperne di più relativamente ad esso puoi visitare www.webvivo.it (il blog che ha fatto nascere questa teoria)